“DiVin Dionisiaco”
Nell’ambito di un progetto a lungo termine che prevede una serie di esposizioni nel territorio perugino, la cui prima tappa presso lo studio d’arte “SANSALÙ AL BORGO” con l’evento “UOMINI e DèI IN POTENZA” ha riscontrato il favore del pubblico, dal 7 al 20 novembre 2024 presso le Cantine Chiorri via Todi strada Sant’Enea 100 saranno esposti una nuova serie di lavori degli artisti Nicola Previati e Chiara Roscini, protagonisti della mostra “DiVin Dionisiaco”.
Oltre i significati religiosi ben conosciuti come metafora del sangue di Cristo, il vino nella sua essenza più profonda, è da sempre presente nel racconto mitico, abita le tavole degli dei pronti a celebrare feste, vittorie o per benedire il buon esito delle imprese eroiche.
Una delle varianti del mito originario sulla nascita del vino narra che Sileno un semidio, dotato di saggezza e predisposto a godersi la vita fece conoscere a Dioniso la vite dai cui frutti poteva essere ricavato un dolce nettare, delizioso e inebriante, il vino, che fa dimenticare la stanchezza e le pene corporee. portatore di euforia ed ebbrezza.
Bacco, Dioniso, è il dio del vino, dei misteri, simbolo d’ebbrezza e sensualità, è colui che assicura ai fedeli iniziati al suo culto segreto, una sorte beata nell’aldilà; Divinita’ che dona ma che a sua volta ha ricevuto un dono da condividere con l’umanità.
Le tonalità dei lavori di Nicola Previati, nella serie inedita esposta, sembrano generate dal mosto, dall’uva matura che risplende dorata prima di donare la sua DiVin essenza, si mescolano al blu della notte misterica palcoscenico ideale di sensuali baccanali.
Maschere di creature mitiche, perse nella pareidolia che inganna la visione, si intrecciano come grappoli e foglie di vinaccia, nella struttura geometrica apparentemente indissolubile dal contesto pittorico.
Vino come sangue, legame spirituale, interiore ed esteriore, naturalmente scorre nelle opere di Chiara Roscini, nei corpi scolpiti dall'ardore e dal sole che soffrono come la vigna per mostrare la propria miglior essenza.
Parafrasando una vecchia reclame degli anni settanta “Contro il logorio della vita moderna” nella splendida cornice di un luogo custodito con passione da cinque generazioni, adagiato sulla collina e cullato dal panorama della campagna umbra, l’esposizione “DiVin Dionisiaco” accompagnata dall'eccellenza dei prodotti locali, vi porterà per un attimo fuori dal tempo.
Magari, con sguardo distratto potreste scorgere tra le vigne, sfuggenti Fauni e Sileni, intenti a festeggiare la magia dei frutti che la nostra terra ci dona ogni giorno.
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"TALISMANI UNIVERSALI" catalogo dell'esposizione luglio 2025
Spetta all’Artista l’elaborazione fantastica delle nostre percezioni incomplete.
Una dirompente Pareidolia, che nel caotico divenire “riconosce” le figure originarie,
nitide nella loro forma e chiare alla nostra comprensione.
L’Arte come un vento di primavera deve “diffondere” nel mondo germi fecondi, agente di una rinnovata Panspermia che porti la vita là dove le condizioni sono favorevoli.
L’Opera d’Arte deve tornare ad essere un oggetto Apotropaico, perché abbiamo la necessita’
di “allontanare” da noi gli influssi del male.
Art, like a spring wind, must "spread" fertile seeds into the world, acting as an agent of renewed Panspermia that brings life where conditions are favorable.
The work of Art must return to being an Apotropaic object because we have the necessity to distance ourselves from the influences of evil.
It is up to the artist to fantastically elaborate on our incomplete perceptions, a disruptive Pareidolia that, amidst the chaotic becoming, "recognizes" the original figures, clear in their form and comprehensible to us.
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